Il gioco è infatti un simbolo di lotta: contro la morte, contro sé stessi, contro forze ostili. Il progetto mette in scena modelli di vita personale e sociale, nei quali emergono spontaneità, coraggio, crudeltà e altri sentimenti che siamo soliti associare tanto all’atto del giocare quanto a quello del combattere.
Tutti i lavori esposti sono stati realizzati appositamente per questa mostra, da autori e autrici che operano nella scena culturale di Bergamo, sotto la guida di Nicola Ricciardi, docente, curatore e direttore artistico di miart.
Il gioco del tasso nel sacco tematizza la risoluzione della faida mitica fra Pwyll e Gwawl, narrata nel Mabinogion, testo gallese risalente al Basso Medioevo. Pwyll e Gwawl sono entrambi pretendenti della mano di Rihannon, e Pwyll (il preferito dalla sposa), travestito da mendicante, per far desistere Gwawl dai suoi scopi, lo convince con l’inganno ad entrare dentro ad un sacco, dentro cui lo imprigiona:
And Pwyll threw off his rags, and his old shoes, and his tattered array,
and, as they came in, every one of Pwyll’s knights struck a blow upon
the bag and asked, “What is here?”
“A Badger,” said they.
And in this manner they played, each of them striking the bag either
with his foot or with a staff. And thus played they with the bag.
Every one as he came in asked, “What game are you playing at thus?”
“The game of Badger in the Bag,” said they. And then was the game of Badger in the Bag first played.
Artisti in mostra: Chiara Brambilla, Olmo Erba, Eleonora Molignani, Roberto Picchi, Natasha Rivellini
La mostra è resa possibile grazie al contributo di Fondazione Pesenti e Italmobiliare.
In collaborazione con il Politecnico delle Arti di Bergamo
partner tecnico CROCICCHIO art space e Riserva Naturale Torbiere del Sebino.