Per valorizzare l’impronta storica dell’edificio, nel dare nuova vita e nuova destinazione al complesso si è scelto di riconoscerne il valore industriale, indagandone le possibilità architettoniche per avviare un processo di trasformazione degli spazi. Attraverso interventi come la modifica della facciata e la realizzazione di un giardino, gres art 671 ha assunto una dimensione contemporanea, pur nel rispetto della vocazione delle origini.
L’ingresso ha acquistato nuovo respiro grazie alla demolizione di un fabbricato che era funzionale alle attività produttive ma non alla logica di uno spazio culturale aperto alla comunità e destinato a ospitare mostre ed eventi di varia natura. È nata così una grande piazza - uno spazio aperto, vivo e inclusivo - dalla quale si accede a due padiglioni, posti nell’area divisa in due grandi campate: la prima dedicata all’accoglienza, la seconda destinata ai progetti espositivi. Ad esse si affianca un grande giardino con accesso libero.
Se il punto di partenza di gres art 671 era un ex complesso industriale, il suo punto di arrivo è un luogo pubblico, di relazione sociale e culturale, la cui identità viene man mano costruita da chi lo abita e dalle iniziative culturali che qui hanno vita.