21.11.25
21.11.25
ore 20:30

L'ultimo rigore di Faruk. Una storia di calcio e di guerra

20:30
eventi

L'ultimo rigore di Faruk. Una storia di calcio e di guerra

21.11.25
L'ultimo rigore di Faruk
eventi
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L’ultimo rigore di Faruk, uno spettacolo di e con Damiano Grasselli di Teatro Caverna, tratto dall’omonimo libro di Gigi Riva.

Gigi Riva, giornalista e scrittore bergamasco, è stato a lungo inviato nei Balcani durante gli anni 90, dove ha avuto modo di seguire i conflitti in corso e di conoscerne i protagonisti. A distanza di anni, nel 2016, unendo l’attenzione di uno storico e la sensibilità di un narratore, scrive L’ultimo rigore di Faruk. Una storia di calcio e guerra, in cui ricostruisce la vicenda di un evento che non fu soltanto sportivo, ma che contribuì a contrassegnare il destino di un popolo.

Nella tragica e violenta dissoluzione della Jugoslavia, un calcio di rigore divenne il simbolo dell’implosione di un intero Paese. A commettere il fatidico rigore sbagliato fu Faruk Hadžibegić, capitano dell’ultima nazionale del paese unito, il 30 giugno del 1990 a Firenze, contro l’Argentina di Maradona. La riduzione teatrale in forma di monologo scritta dall’autore stesso e l’incontro con Teatro Caverna, hanno portato Damiano Grasselli, attore e direttore artistico della compagnia, alla sua messa in scena. Lo spettacolo L’ultimo rigore di Faruk si basa su fatti drammaticamente reali, mettendo in luce come, in generale nella storia, si senta la necessità di trovare un capro espiatorio. Come sempre, come per ogni guerra, serve qualcuno contro cui puntare il dito. Il casus belli del 1914 fu Gavrilo Princip, nel 1990 nessuno aveva ancora sparato (almeno in senso reale). Serviva una pistola fumante: quale occasione migliore, se non un calcio di rigore fallito in un quarto di finale di un campionato del mondo di calcio?

La vicenda della guerra nella Ex Jugoslavia viene così raccontata da una prospettiva umanissima: il carico di responsabilità di ogni storia individuale dentro al disegno della Storia. Una linea divide in due il mondo, quello privato da quello storico e quello intimo da quello intimidatorio. “Noi amavamo il nostro popolo”, grida Gavrilo Princip durante il processo a suo carico per aver ucciso l’arciduca d’Austria e la moglie. Sembra quasi fargli eco Faruk: “Io mi sono sempre e solo sentito jugoslavo”. In mezzo a queste due frasi, i drammi bellici del Novecento.

Lo spettacolo permette allo spettatore di immergersi in una pagina della storia nemmeno troppo lontana e ancora attuale, ma anche nella vita di un uomo, nel suo processo emotivo contro se stesso e a cui è sottoposto dal suo popolo, mentre per le strade, e sugli spalti degli stadi, le vite umane sono ormai solo dei bersagli in movimento.

Titolo: L'ultimo rigore di Faruk

Uno spettacolo di e con Damiano Grasselli
Dal romanzo L’ultimo Rigore di Faruk, di Gigi Riva
Riduzione teatrale di Gigi Riva
Assistente alla regia Franco Zadra
Collaborazione artistica Viviana Magoni
Video Stefano Battarola
Organizzazione Francesca Villa
Tecnica Adriano Salvi
Produzione Teatro Caverna

informazioni per il pubblico
orari

venerdì 21 novembre ore 20:30

evento gratuito su prenotazione fino a esaurimento posti.

si informa che i posti a sedere sono limitati e non garantiti per tutti i partecipanti. Per i prenotati sarà sempre possibile assistere all'evento in piedi.

07.11.25
07.11.25
ore 18:30

Alzarsi all’alba, presentazione del libro di Mario Calabresi

18:30
eventi

Alzarsi all’alba, presentazione del libro di Mario Calabresi

07.11.25
Alzarsi all’alba Mario Calabresi
eventi
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Questo evento è parte delle anteprime riservate ai possessori della membership card standard di gres art 671. Le prenotazioni gratuite per i possessori della card si aprono il 24 ottobre. Per iscriversi è necessario inviare una mail a desk@gresart671.org con nome e cognome del possessore della member gres art 671 standard (massimo 2 posti prenotabili per possessore member gres art 671).

Mario Calabresi a gres art 671 per presentare il suo nuovo libro “Alzarsi all’alba”. L’incontro si inserisce nel progetto “Librai per un anno”, in collaborazione con Fiera Librai e Fondazione Pesenti.

Viviamo nel tempo della comodità, dove ogni cosa è studiata per sembrarci facile. Ci siamo illusi che ogni traguardo possa essere raggiunto con il minimo sforzo, che le scorciatoie siano vie preferenziali e la velocità un sinonimo di successo. Eppure, per milioni di persone la fatica non è solo una compagna di vita quotidiana, ma una cifra essenziale dell’esistenza, «figlia del senso del dovere, della responsabilità, dell’amore per la propria professione».

È un giovane allenatore che insegna ai bambini la bellezza di essere tenaci, un marito che da 26 anni si prende cura della moglie malata, un papà che corre le ultramaratone perché solo così ritrova la figlia che ha perduto, una donna che a 89 anni ogni mattina porta i fiori al marito e pulisce i bagni del cimitero perché tutti li trovino accoglienti e poi corre a infornare le focacce nel suo ristorante. E ancora, è un maestro di pianoforte che è salito nelle vigne del padre per non sprecare una vita di sacrifici, una restauratrice che coltiva la pazienza per salvare la bellezza, sono tutti coloro che fanno parte della pattuglia dell’alba che fa funzionare il mondo.

«La fatica la devi adorare» ha detto Veronica, giovane atleta paralimpica, prima di sfidare la sabbia e l’acqua gelata del mare per allenarsi. Le sue parole, così audaci e controcorrente, sono state la scintilla che ha messo in moto questo libro.

Nell’epoca del tutto e subito, Mario Calabresi ci invita a riscoprire il valore del tempo, della pazienza e della costanza con un mosaico di vite che meritano di essere viste e riconosciute, anche quando la fatica non è una scelta ma un gesto estremo d’amore.

Ci conduce così, senza retorica, ma con lo sguardo attento e partecipe del grande giornalista, in un nuovo viaggio, pieno di speranza.

Mario Calabresi, giornalista e scrittore, dirige la podcast company Chora Media, di cui è uno dei fondatori, ed è autore della newsletter settimanale Altre/Storie (mariocalabresi.it). È stato direttore de “La Stampa” e “la Repubblica”. Per Mondadori ha pubblicato: Spingendo la notte più in là (2007), La fortuna non esiste (2009), Cosa tiene accese le stelle (2011), Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa (2015), La mattina dopo (2019), Quello che non ti dicono (2020), Una volta sola (2022) e A occhi aperti (2023).

informazioni per il pubblico
orari

venerdì 7 novembre ore 18:30

evento gratuito su prenotazione fino a esaurimento posti.

si informa che i posti a sedere sono limitati e non garantiti per tutti i partecipanti. Per i prenotati sarà sempre possibile assistere all'evento in piedi.

28.09.25
28.09.25
ore 20:45

la cultura della pace. Cecilia Sala

20:45
eventi

la cultura della pace. Cecilia Sala

28.09.25
SOLD OUT public program di de bello. incontri con premi nobel e leader internazionali Cecilia Sala
eventi
eventi
"la cultura della pace" è il public program di "de bello", promosso da Fondazione Pesenti Ets con il sostegno di Italmobiliare. Un ciclo di incontri con premi Nobel e leader internazionali.

Quarto e ultimo appuntamento de “la cultura della pace. Incontri con premi Nobel e leader internazionali. Il public program di de bello”. Il 28 settembre, gres art 671 accoglie un evento speciale con Cecilia Sala, giornalista e autrice tra le voci più lucide e coraggiose del giornalismo contemporaneo. Un’occasione per esplorare i conflitti del presente e le possibilità di pace, attraverso lo sguardo di chi li racconta in prima linea. Durante l’incontro, Cecilia Sala presenterà il suo nuovo libro I figli dell’odio (Mondadori). Storie vere di giovani che vivono dentro fratture generazionali profonde: la radicalizzazione di Israele, la distruzione della Palestina, il collasso dell’Asse della resistenza che ha la sua testa in Iran. L’evento è promosso da Fondazione Pesenti con il sostegno di Italmobiliare e in collaborazione con Molte Fedi.

"La cultura della pace" è un ciclo di incontri, una serie di eventi trasformativi che uniscono premi nobel per la pace e illustri personalità internazionali, tutti impegnati a promuovere la pace globale, la riconciliazione e i diritti umani. Come spazio chiave per la riflessione e l'azione, gres art 671 cerca di trascendere il suo ruolo tradizionale di luogo d'arte, posizionandosi come un dinamico centro internazionale per lo scambio culturale, la diplomazia e la costruzione della pace.

Gli eventi sono caratterizzati da discussioni dal vivo, interventi e sessioni di panel, che permettono al pubblico di confrontarsi direttamente con queste figure di spicco, di imparare dalle loro esperienze e di riflettere su come contribuire alla pace e alla giustizia globali. Questa iniziativa è in linea con la mostra "de bello. notes on war and peace", che offre una potente esplorazione degli effetti psicologici, emotivi e fisici del conflitto attraverso l'arte contemporanea. Collegando l'arte ai temi della pace e della guerra, gres art 671 funge da piattaforma per un dialogo significativo, non solo all'interno dell'Italia ma in tutto il mondo, collegando culture e voci diverse impegnate negli ideali di pace e comprensione.

informazioni per il pubblico
orari

domenica 28 settembre ore 20:45

evento gratuito su prenotazione fino a esaurimento posti

si informa che i posti a sedere sono limitati e non garantiti per tutti i partecipanti. Per i prenotati sarà sempre possibile assistere all'evento in piedi

L'evento è SOLD OUT mettiti in lista d'attesa registrandoti al link

14.09.25
14.09.25
ore 20:30

la cultura della pace. Jody Williams e Kailash Satyarthi

20:30
eventi

la cultura della pace. Jody Williams e Kailash Satyarthi

14.09.25
public program di de bello. incontri con premi nobel e leader internazionali Jody Williams | Kailash Satyarthi
eventi
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la cultura della pace è il public program di "de bello. notes on war and peace": un ciclo di incontri con Premi Nobel e leader internazionali per promuovere la pace globale, la riconciliazione e i diritti umani.

de bello: la cultura della pace
premi nobel in dialogo a gres art 671

Terzo appuntamento de “la cultura della pace. Incontri con premi Nobel e leader internazionali. Il public program di de bello”. Il 14 settembre a gres art 671 avremo l’onore di ospitare Jody Williams e Kailash Satyarthi, due Premi Nobel per la Pace, due figure fondamentali nella difesa dei diritti umani. Dalla lotta contro le mine antiuomo alla tutela dell’infanzia e contro il lavoro minorile, i loro percorsi raccontano la forza dell’impegno civile e dell’azione collettiva.

gres art 671, promosso dalla Fondazione Pesenti Ets, è lieto di presentare una serie di eventi trasformativi che uniscono premi nobel per la pace e illustri personalità internazionali, tutti impegnati a promuovere la pace globale, la riconciliazione e i diritti umani. Come spazio chiave per la riflessione e l'azione, gres art 671 cerca di trascendere il suo ruolo tradizionale di luogo d'arte, posizionandosi come un dinamico centro internazionale per lo scambio culturale, la diplomazia e la costruzione della pace. Gli eventi sono caratterizzati da discussioni dal vivo, interventi e sessioni di panel, che permettono al pubblico di confrontarsi direttamente con queste figure di spicco, di imparare dalle loro esperienze e di riflettere su come contribuire alla pace e alla giustizia globali. Questa iniziativa è in linea con la mostra "de bello. notes on war and peace", che offre una potente esplorazione degli effetti psicologici, emotivi e fisici del conflitto attraverso l'arte contemporanea. Collegando l'arte ai temi della pace e della guerra, gres art 671 funge da piattaforma per un dialogo significativo, non solo all'interno dell'Italia ma in tutto il mondo, collegando culture e voci diverse impegnate negli ideali di pace e comprensione.

informazioni per il pubblico
orari

domenica 14 settembre ore 20:30

l'incontro si terrà in lingua inglese, è previsto un servizio di traduzione in italiano.

evento gratuito su prenotazione fino a esaurimento posti.

si informa che i posti a sedere sono limitati e non garantiti per tutti i partecipanti. Per i prenotati sarà sempre possibile assistere all'evento in piedi.

22.06.25
22.06.25
ore 20:30

la cultura della pace. Nadia Murad

20:30
eventi

la cultura della pace. Nadia Murad

22.06.25
public program di de bello. incontri con premi nobel e leader internazionali Nadia Murad
eventi
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la cultura della pace è il public program di "de bello. notes on war and peace": un ciclo di incontri con Premi Nobel e leader internazionali per promuovere la pace globale, la riconciliazione e i diritti umani.

de bello: la cultura della pace
premi nobel in dialogo a gres art 671

gres art 671, promosso dalla Fondazione Pesenti Ets, è lieto di presentare una serie di eventi trasformativi che uniranno premi nobel per la pace e illustri personalità internazionali, tutti impegnati a promuovere la pace globale, la riconciliazione e i diritti umani. Come spazio chiave per la riflessione e l'azione, gres art 671 cerca di trascendere il suo ruolo tradizionale di luogo d'arte, posizionandosi come un dinamico centro internazionale per lo scambio culturale, la diplomazia e la costruzione della pace. Questa iniziativa è in linea con la mostra de bello. notes on war and peace, che offre una potente esplorazione degli effetti psicologici, emotivi e fisici del conflitto attraverso l'arte contemporanea. Collegando l'arte ai temi della pace e della guerra, gres art 671 fungerà da piattaforma per un dialogo significativo, non solo all'interno dell'Italia ma in tutto il mondo, collegando culture e voci diverse impegnate negli ideali di pace e comprensione.

Questi eventi saranno caratterizzati da discussioni dal vivo, interventi e sessioni di panel, che permetteranno al pubblico di confrontarsi direttamente con queste figure di spicco, di imparare dalle loro esperienze e di riflettere su come contribuire alla pace e alla giustizia globali.

Secondo appuntamento de “la cultura della pace. Incontri con premi Nobel e leader internazionali. Il public program di de bello”. Il 22 giugno a gres art 671 prosegue il ciclo di incontri dedicati alla riflessione su guerra, pace e diritti umani. Protagonista di questo incontro sarà Nadia Murad, premio Nobel per la Pace, attivista yazida e sopravvissuta al rapimento da parte dell'Isis. Nadia ha trasformato il suo dolore in una voce potente a difesa delle vittime di violenza sessuale e persecuzione, portando la sua testimonianza davanti alle Nazioni Unite e in tutto il mondo. Il suo impegno globale per la giustizia e la dignità umana la rende una delle figure più influenti nella lotta per i diritti umani contemporanei. Un’occasione unica per ascoltare una testimonianza di coraggio, resilienza e speranza.

informazioni per il pubblico
orari

domenica 22 giugno ore 20:30

l'incontro si terrà in lingua inglese, è previsto un servizio di traduzione in italiano.

evento gratuito su prenotazione fino a esaurimento posti.

si informa che i posti a sedere sono limitati e non garantiti per tutti i partecipanti. Per i prenotati sarà sempre possibile assistere all'evento in piedi.

23.05.25
23.05.25
ore 18:00

la cultura della pace. Tawakkul Karman e Samia Nkrumah

18:00
eventi

la cultura della pace. Tawakkul Karman e Samia Nkrumah

23.05.25
public program di de bello. incontri con premi nobel e leader internazionali Tawakkul Karman | Samia Nkrumah
eventi
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la cultura della pace è il public program di "de bello. notes on war and peace": un ciclo di incontri con Premi Nobel e leader internazionali per promuovere la pace globale, la riconciliazione e i diritti umani.

de bello: la cultura della pace
premi nobel in dialogo a gres art 671

gres art 671, promosso dalla Fondazione Pesenti Ets, è lieto di presentare una serie di eventi trasformativi che uniranno premi nobel per la pace e illustri personalità internazionali, tutti impegnati a promuovere la pace globale, la riconciliazione e i diritti umani. Come spazio chiave per la riflessione e l'azione, gres art 671 cerca di trascendere il suo ruolo tradizionale di luogo d'arte, posizionandosi come un dinamico centro internazionale per lo scambio culturale, la diplomazia e la costruzione della pace. Questa iniziativa è in linea con la mostra de bello. notes on war and peace, che offre una potente esplorazione degli effetti psicologici, emotivi e fisici del conflitto attraverso l'arte contemporanea. Collegando l'arte ai temi della pace e della guerra, gres art 671 fungerà da piattaforma per un dialogo significativo, non solo all'interno dell'Italia ma in tutto il mondo, collegando culture e voci diverse impegnate negli ideali di pace e comprensione.

Questi eventi saranno caratterizzati da discussioni dal vivo, interventi e sessioni di panel, che permetteranno al pubblico di confrontarsi direttamente con queste figure di spicco, di imparare dalle loro esperienze e di riflettere su come contribuire alla pace e alla giustizia globali.

Il primo incontro vede in dialogo Tawakkul Karman, giornalista yemenita, attivista per i diritti umani e prima donna araba a ricevere il Premio Nobel per la pace nel 2011 e Samia Nkrumah, figura di spicco dell'unità panafricana e voce influente nel movimento globale per l'unità africana.

informazioni per il pubblico
orari

venerdì 23 maggio ore 18:00

l'incontro si terrà in lingua inglese, è previsto un servizio di traduzione in italiano.

evento gratuito su prenotazione fino a esaurimento posti.

si informa che i posti a sedere sono limitati e non garantiti per tutti i partecipanti. Per i prenotati sarà sempre possibile assistere all'evento in piedi.

16.04.25
16.04.25
ore 19:30

"Don't look up" Mohamed Choucair

19:30
eventi

"Don't look up" Mohamed Choucair

16.04.25
live performance sonora di Mohamed Choucair
eventi
eventi

Il sound artist libanese Mohamed Choucair, tra i 37 artisti esposti nella mostra "de bello. notes on war and peace", regalerà al pubblico una live perfomance sonora realizzata con suoni registrati in ambienti di guerra, dall'evocativo titolo "Don't look up".

informazioni per il pubblico
orari

mercoledì 16 aprile ore 19:30

15.12.24
15.12.24
ore 11:15

Quante cose si possono dire senza parlare?

11:15
eventi

Quante cose si possono dire senza parlare?

15.12.24
workshop per famiglie con bambini e bambine da 6 a 12 anni.
eventi
eventi
Attraverso le parole possiamo raccontare ciò che ci accade e facilmente avere una risposta, entrando in relazione con le persone.

Ma che succede se invece dobbiamo stare in silenzio?
Ispirandoci ad alcune performance di Marina Abramović, proviamo a comunicare senza usare neanche una parola, scoprendo che si possono dire tante cose, anche importanti.

Le attività e i percorsi di vista sono pensati per famiglie con bambine e bambini dai 6 ai 12 anni, con approcci e linguaggio adatti ai più piccoli, per avvicinare le nuove generazioni all’arte contemporanea.

informazioni per il pubblico
orari

domenica 24 novembre
orario: 11.15
durata: 90 minuti
per famiglie con bambine e bambini dai 6 ai 12 anni
numero massimo 6 nuclei famigliari


workshop: 40€ a nucleo famigliare*

Le attività educative sono curate da LopLop

* Tutte le famiglie sono benvenute a gres art 671. Il biglietto di ingresso dei workshop comprende l’intero nucleo familiare.

27.11.24
27.11.24
ore 19:00

between art and life, Maria Callas e Marina Abramović

19:00
eventi

between art and life, Maria Callas e Marina Abramović

27.11.24
eroine donizettiane sul palcoscenico e fuori
eventi
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 Marina Abramović, Seven Deaths: The Mirror, 2020/21, Ph. Marco Anelli, Marina Abramović, Courtesy of Marina Abramović Archives
Marina Abramović, Seven Deaths: The Mirror, 2020/21, Ph. Marco Anelli, Marina Abramović, Courtesy of Marina Abramović Archives
Appuntamento che concretizza l’intreccio tra musica, arte, storia e contemporaneità che anima le due istituzioni bergamasche. "between art and life, Maria Callas e Marina Abramović eroine donizettiane sul palcoscenico e fuori" è il titolo di questo incontro introdotto da Roberto Pesenti, Presidente di gres art 671, in cui Francesco Micheli, direttore artistico del Donizetti Opera, dialogherà con Fabio Cleto, docente ordinario di Letteratura Inglese e Storia Culturale dell’Università di Bergamo. Modera Francesca Acquati, general manager di gres art 671.

L’obiettivo è tracciare il filo ideale che unisce il passato al presente e le eroine delle opere di Donizetti (nell’interpretazione paradigmatica di Maria Callas) a un progetto di Marina Abramović, donna-simbolo dell’arte contemporanea, come la Callas prima di lei, alla quale ha dedicato Seven Deaths, performance in cui convivono arte visiva, opera lirica e tensione dialettica tra l’evocazione di Maria Callas e l’immanenza della stessa Abramović, donne in cui vita e arte convergono.

Questa iniziativa si propone come nuova occasione di approfondimento legata alle suggestioni che provengono dalle opere donizettiane e al fascino che l’opera continua a esercitare sugli artisti di oggi.

L’attrice bergamasca Matilde Facheris interpreterà inoltre un monologo inedito scritto da Alberto Mattioli e dedicato a Maria Callas, mentre il soprano Eleonora Boaretto, accompagnata dal pianista Giulio Zappa, eseguirà pagine di Donizetti.

informazioni per il pubblico
orari

Mercoledì 27 novembre

Dalle 19 alle 21

Evento ad accesso gratuito su prenotazione fino a esaurimento posti.

14.09.24
14.09.24
ore 11.30

Marina Abramović, performance art

11.30
eventi
sold out

Marina Abramović, performance art

14.09.24
performance art, un talk di e con Marina Abramović, prodotto da gres art 671
eventi
eventi
sold out
 Marina Abramović, Seven Deaths: The Mirror, 2020/21, Ph. Marco Anelli, Marina Abramović, Courtesy of Marina Abramović Archives
Marina Abramović, Seven Deaths: The Mirror, 2020/21, Ph. Marco Anelli, Marina Abramović, Courtesy of Marina Abramović Archives
gres art 671 è lieto di comunicare che il 14 settembre, in occasione dell’inaugurazione della mostra "between breath and fire" di Marina Abramović, si terrà un talk gratuito con l'artista.

Un’occasione unica per incontrare da vicino una delle esponenti più influenti e celebrate della scena contemporanea e ripercorrere insieme l’evoluzione della performance art.

In seguito a questo appuntamento sarà ufficialmente aperta la mostra.
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informazioni per il pubblico
orari

Sabato 14 settembre

Dalle 11.30 alle 13.00.

Marina Abramović, Seven Deaths, 2021, Single channel video (color, sound) 61’29” © Marina Abramović Courtesy of the Marina Abramović Archives
16.12.23
16.12.23
ore 19.00

Incontri Inaspettati

19.00
eventi

Incontri Inaspettati

16.12.23
Arte Contemporanea e Musica in Movimento
eventi
eventi
Tino Tracanna
Tino Tracanna
Tre artisti giocano e ricostruiscono la propria musica negli scenari di SOLARPUNK, mostra immersiva e transmediale allestita a gres art 671. Il suono di due sassofoni e una chitarra trovano nuova linfa e nuovi rimandi nei paesaggi elettronici e nei riflessi luminosi delle installazioni creando nuove prospettive sonore. Le due arti si incontrano in un territorio metafisico facendo della galleria 671 un inedito luogo di ibridazione tra arti differenti: arte contemporanea e musica si incontrano declinando i propri linguaggi in un gioco specchi.

Tino Tracanna sassofonista e compositore dal 1981 ai primissimi anni '90 è membro del gruppo di Franco D'Andrea, col quale partecipa a svariati festival jazz nazionali ed internazionali. Dal 1995 è docente in diversi conservatori italiani e dal 2000 docente di ruolo e coordinatore dei Corsi Jazz presso il Conservatorio Verdi di Milano. La sua è una carriera florida, ha collaborato e inciso con molti importanti musicisti italiani e stranieri incidendo oltre 120 album come ospite solista.

Massimiliano Milesi, membro della Wayne Horvitz European Orchestra; un ensemble che vede riuniti alcuni dei più importanti improvvisatori d’Europa. Ha fondato, in collaborazione con Tino Tracanna, i Double Cut ed è il leader del progetto OOFTH. Nella sua carriera ha collaborato con diversi musicisti della scena newyorkese e partecipato in numerosi festival sia nazionali che internazionali.


Marco Pasinetti chitarrista, compositore ed improvvisatore. Cresciuto in ambienti rock e blues, facendosi le ossa in centinaia di serate al fianco di molti musicisti lombardi con i quali ha registrato numerosi dischi e girato i festival di tutta Italia. Appassionatosi poi al jazz e all’improvvisazione ha studiato presso l’accademia Siena Jazz e ha integrato queste nuove influenze nella sua ricerca musicale che è ora senza limiti di genere.

informazioni per il pubblico
orari

Sabato 16 dicembre

Dalle 19 alle 20.

EVENTO SOLD OUT

Massimiliano Milesi
Marco Pasinetti
Incontri Inaspettati è un evento organizzato in collaborazione con Festival Internazionale Pianistico Brescia Bergamo e Bergamo Jazz. Il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo è una delle maggiori manifestazioni mondiali dedicate specificamente al pianoforte, inteso sia come strumento solista che come prestigioso interlocutore di grandi orchestre. Nato nel 1964 per iniziativa del M° Agostino Orizio, il Festival misura il polso del pianismo internazionale ospitando, da cinquant’anni, le orchestre e i solisti più famosi nelle splendide cornici del Teatro Grande di Brescia e del Teatro Donizetti di Bergamo. Al Festival sono apparsi non solo i più grandi pianisti, da Arturo Benedetti Michelangeli, protagonista delle prime cinque edizioni, a Magaloff, da Richter ad Arrau, Pollini, Ashkenazy, Radu Lupu, Zimerman, Brendel, Martha Argerich, Evgenij Kissin, Grigory Sokolov, ma anche strumentisti, cantanti e direttori del calibro di Mstislav Rostropovich, Mischa Maisky, Uto Ughi, Luciano Pavarotti, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Gergiev, Giulini, Sawallisch, Solti, Maazel Chung. Tra le orchestre spiccano i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Chicago Symphony Orchestra, la London Symphony, l’Orchestra di Philadelphia, la Filarmonica d’Israele, la Filarmonica di San Pietroburgo, la National de France, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica della Scala. La storia del festival jazz di Bergamo, uno dei più importanti del settore a livello europeo, è lunga ed è suddivisibile in due parti: la prima dal 1969 ai primi anni Ottanta con la denominazione di Rassegna Internazionale del Jazz e l’organizzazione dell’Azienda Autonoma per il Turismo, la seconda dal 1991 in avanti sotto l’insegna di Bergamo Jazz e l’egida del Teatro Donizetti. Tra il “vecchio” e il “nuovo” festival c’è un legame ideale, inscindibile: la continuità è evidente sotto il profilo artistico, in virtù di un ampio spettro propositivo, specchio delle molteplici anime che coesistono nel mondo del jazz. Tantissimi sono gli artisti internazionali che sono stati ospiti del festival: Dizzy Gillespie, Keith Jarrett, Gerry Mulligan, Charles Mingus, Art Ensemble of Chicago, Max Roach, Herbie Hancock, Archie Shepp, Ornette Coleman, Gato Barbieri, John Scofield, Jim Hall, McCoy Tyner, Bill Frisell, Jan Garbarek e molti altri ancora. Dal 2006 la Direzione Artistica di Bergamo Jazz viene affidata a un musicista di rilievo internazionale: attuale Direttore Artistico è il sassofonista americano Joe Lovano.