14.09.24
14.09.24

Marina Abramović, performance art

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Marina Abramović, performance art

14.09.24
performance art, un talk di e con Marina Abramović, prodotto da gres art 671
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 Marina Abramović, Seven Deaths: The Mirror, 2020/21, Ph. Marco Anelli, Marina Abramović, Courtesy of Marina Abramović Archives
Marina Abramović, Seven Deaths: The Mirror, 2020/21, Ph. Marco Anelli, Marina Abramović, Courtesy of Marina Abramović Archives
gres art 671 è lieto di comunicare che il 14 settembre, in occasione dell’inaugurazione della mostra "between breath and fire" di Marina Abramović, si terrà un talk gratuito con l'artista.

Un’occasione unica per incontrare da vicino una delle esponenti più influenti e celebrate della scena contemporanea e ripercorrere insieme l’evoluzione della performance art.

In seguito a questo appuntamento sarà ufficialmente aperta la mostra.
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informazioni per il pubblico
orari

Sabato 14 settembre

Dalle 11.30 alle 13.00.

Marina Abramović, Seven Deaths, 2021, Single channel video (color, sound) 61’29” © Marina Abramović Courtesy of the Marina Abramović Archives
07.11.23
07.01.24
07.11.23-07.01.24

giardino

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giardino

07.11.23–07.01.24
uno spazio da vivere
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Particolare del giardino
Il giardino rappresenta un ulteriore elemento di connessione tra gli spazi interni ed esterni e creando un luogo di aggregazione unico, in cui la luce è protagonista. Uno spazio pubblico esteso su 600 metri quadri, una piazza aperta che instaura un dialogo armonioso tra il verde e l'architettura circostante. Questo luogo è il risultato di un processo di "sottrazione", in cui la copertura è stata rimossa e la pavimentazione demolita, lasciando le strutture originarie testimoniano il passato industriale di gres art 671 e contribuendo così a preservare la sua storia.

Nonostante la natura completamente nuova, il giardino è stato integrato con perfezione nel contesto circostante, creando l'illusione che sia sempre stato parte integrante di questo ambiente. Non un luogo da ammirare, ma uno spazio da vivere quotidianamente, un punto di ristoro, un luogo educativo e cornice scenica per eventi culturali e sociali.

Il giardino svelato è un'oasi dove rilassarsi grazie alle sue sedute progettate non solo per accogliere le persone, ma anche per definire il perimetro del prato, creando una connessione tra chi ferma all’ombra degli alberi e l’ambiente circostante. Il giardino di gres art 671 è un ambiente ideale per apprezzare l'arte, partecipare a dibattiti culturali, immergersi nella lettura di un libro o lasciarsi avvolgere dalla musica.

La sera, quando la luce delle "Campanule" di Viabizzuno, lampade dalle forme sinuose ispirate ai fiori di montagna, si accende, il giardino si trasforma in un ambiente raccolto e intimo, offrendo una sensazione di serenità.

informazioni per il pubblico
orari

gres art 671 è aperto
9.00 - 21.00
da mercoledì a domenica.

I giorni straordinari di chiusura sono mercoledì 25, giovedì 26 dicembre e mercoledì 1° gennaio. Apertura straordinaria lunedì 6 gennaio.

Particolare del giardino
16.12.23
16.12.23

Incontri Inaspettati

eventi

Incontri Inaspettati

16.12.23
Arte Contemporanea e Musica in Movimento
eventi
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Tino Tracanna
Tino Tracanna
Tre artisti giocano e ricostruiscono la propria musica negli scenari di SOLARPUNK, mostra immersiva e transmediale allestita a gres art 671. Il suono di due sassofoni e una chitarra trovano nuova linfa e nuovi rimandi nei paesaggi elettronici e nei riflessi luminosi delle installazioni creando nuove prospettive sonore. Le due arti si incontrano in un territorio metafisico facendo della galleria 671 un inedito luogo di ibridazione tra arti differenti: arte contemporanea e musica si incontrano declinando i propri linguaggi in un gioco specchi.

Tino Tracanna sassofonista e compositore dal 1981 ai primissimi anni '90 è membro del gruppo di Franco D'Andrea, col quale partecipa a svariati festival jazz nazionali ed internazionali. Dal 1995 è docente in diversi conservatori italiani e dal 2000 docente di ruolo e coordinatore dei Corsi Jazz presso il Conservatorio Verdi di Milano. La sua è una carriera florida, ha collaborato e inciso con molti importanti musicisti italiani e stranieri incidendo oltre 120 album come ospite solista.

Massimiliano Milesi, membro della Wayne Horvitz European Orchestra; un ensemble che vede riuniti alcuni dei più importanti improvvisatori d’Europa. Ha fondato, in collaborazione con Tino Tracanna, i Double Cut ed è il leader del progetto OOFTH. Nella sua carriera ha collaborato con diversi musicisti della scena newyorkese e partecipato in numerosi festival sia nazionali che internazionali.


Marco Pasinetti chitarrista, compositore ed improvvisatore. Cresciuto in ambienti rock e blues, facendosi le ossa in centinaia di serate al fianco di molti musicisti lombardi con i quali ha registrato numerosi dischi e girato i festival di tutta Italia. Appassionatosi poi al jazz e all’improvvisazione ha studiato presso l’accademia Siena Jazz e ha integrato queste nuove influenze nella sua ricerca musicale che è ora senza limiti di genere.

informazioni per il pubblico
orari

Sabato 16 dicembre

Dalle 19 alle 20.

EVENTO SOLD OUT

Massimiliano Milesi
Marco Pasinetti
Incontri Inaspettati è un evento organizzato in collaborazione con Festival Internazionale Pianistico Brescia Bergamo e Bergamo Jazz. Il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo è una delle maggiori manifestazioni mondiali dedicate specificamente al pianoforte, inteso sia come strumento solista che come prestigioso interlocutore di grandi orchestre. Nato nel 1964 per iniziativa del M° Agostino Orizio, il Festival misura il polso del pianismo internazionale ospitando, da cinquant’anni, le orchestre e i solisti più famosi nelle splendide cornici del Teatro Grande di Brescia e del Teatro Donizetti di Bergamo. Al Festival sono apparsi non solo i più grandi pianisti, da Arturo Benedetti Michelangeli, protagonista delle prime cinque edizioni, a Magaloff, da Richter ad Arrau, Pollini, Ashkenazy, Radu Lupu, Zimerman, Brendel, Martha Argerich, Evgenij Kissin, Grigory Sokolov, ma anche strumentisti, cantanti e direttori del calibro di Mstislav Rostropovich, Mischa Maisky, Uto Ughi, Luciano Pavarotti, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Gergiev, Giulini, Sawallisch, Solti, Maazel Chung. Tra le orchestre spiccano i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Chicago Symphony Orchestra, la London Symphony, l’Orchestra di Philadelphia, la Filarmonica d’Israele, la Filarmonica di San Pietroburgo, la National de France, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica della Scala. La storia del festival jazz di Bergamo, uno dei più importanti del settore a livello europeo, è lunga ed è suddivisibile in due parti: la prima dal 1969 ai primi anni Ottanta con la denominazione di Rassegna Internazionale del Jazz e l’organizzazione dell’Azienda Autonoma per il Turismo, la seconda dal 1991 in avanti sotto l’insegna di Bergamo Jazz e l’egida del Teatro Donizetti. Tra il “vecchio” e il “nuovo” festival c’è un legame ideale, inscindibile: la continuità è evidente sotto il profilo artistico, in virtù di un ampio spettro propositivo, specchio delle molteplici anime che coesistono nel mondo del jazz. Tantissimi sono gli artisti internazionali che sono stati ospiti del festival: Dizzy Gillespie, Keith Jarrett, Gerry Mulligan, Charles Mingus, Art Ensemble of Chicago, Max Roach, Herbie Hancock, Archie Shepp, Ornette Coleman, Gato Barbieri, John Scofield, Jim Hall, McCoy Tyner, Bill Frisell, Jan Garbarek e molti altri ancora. Dal 2006 la Direzione Artistica di Bergamo Jazz viene affidata a un musicista di rilievo internazionale: attuale Direttore Artistico è il sassofonista americano Joe Lovano.